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Una ventina di viti di trebbiano poste nella piana di Vicopisano comportano molto lavoro, per una persona abituata ad un lavoro sedentario.
Si comincia a primavera con la ramatura: ogni 15 giorni sulle foglie viene spruzzato un misto di rame e zolfo per prevenire malattie alle foglie e poi all’uva. Poi a giugno si passa a sfoltire i rami per dare sole alle pigne d’uvale pigne si godono il sole
nel frattempo nei campi vicini i girasoli invitano alla fotografia.
![]() petali del girasole |
Poi si aspetta settembre, si guarda maturare l’uva, si controlla le previsioni del tempo e quando è il momento si vendemmia.
![]() Alessio schiaccia le pigne sotto lo sguardo attento di Juri |
![]() si levano i raspi dell’uva |
Il mosto è poi sistemato nelle damigiane
Ma il giorno dopo decidiamo di mettere tutto il mosto in un tino
![]() tino da 100 litri e lo lasciamo bollire per 10 giorni |
Dopo dieci giorni strizziamo il mosto e lo mettiamo nelle damigiane
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Il giorno della vendemmia un po’ di uva era stata lasciata su due viti per essere ora usata per il governo del vino. Il governo serve per far ribollire il vino e dargli maggior corpo.
Dopo aver lavato ed asciugato i grappoli si strizzano a mano
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e poi con il tritatutto
![]() ne vengono ca. 3 litri di governo |
con questa operazione si ottiene circa 3 litri di governo da distribuire nelle 2 damigiane dove il vino bolle.
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