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I Giaccai, come i Marini sono originari di Pescia, mentre Nelda Franceschini, moglie di Mario Giaccai, veniva da Lucca ed aveva due sorelle Albina e Nina.
Giuseppe Giaccai aveva una Ditta che faceva caffè, liquori (Cognac Vecchio Giaccai) ed altre cose e un negozio di alimentari; i suoi figli erano Alberto, Mario, Siro e Ida Un parente era Luigi Giaccai che aveva un pastificio.
Mario ha avuto 4 figli:
Mario Giaccai
Stefania, Luciano, Fabio e Sonia. Suo fratello Alberto ne ha avuti tre Lorenzo, Emmina che era mongoloide. e Paolo. Lorenzo ha studiato medicina a Firenze ed è divenuto ortopedico, mentre Paolo lavorava a Pescia nel ramo alimentare.
Nelda con Lucio e Stefania
Nelda Franceschini era nipote di Giacomo Puccini. Sua madre Ramelde era la sesta delle sette sorelle di Giacomo.
Scampagnata nel 1926 alla Macchia degli Antonini
La due famiglie Giaccai e Marini andavano spesso in vacanza insieme: in primo piano da sinistra Lily, Julia, forse Vittoria moglie di Alberto, Nelda, Mario con in collo Fabio; dietro da destra Letizia, Stefania, Marcella, Lucio, Alberto fratello di Mario e Lorenzo.
Da sinistra Letizia, Stefania e Sonia al mare
Marcella al mare
Lucio si laurea a Firenze in medica ne 1937 e si sposa con Marcella a Firenze il 29 giugno 1941; vanno in viaggio di nozze a Napoli (29 giugno- 25 luglio). Da lì Lucio doveva partire per l’Africa.
Uscita da Palazzo Vecchio
Lucio e Marcella a Napoli
Marcella rientra a Vicenza dove dopo 9 mesi nasce Donatella, ma poi si sposta a Firenze in casa Giaccai con Nelda, Stefania, Fabio e Sonia.
Donatella appena nata.
Dopo l’8 settembre del 1943 Nelda, Stefania, Fabio, Sonia con le figlie Donatella e Daniela si spostano a Celle ritenuto un luogo più sicuro mentre Mario, marito di Nelda e padre di Lucio, resta al negozio di alimentari a Pescia.
Marcella e Donatella a Celle
Periodicamente Marcella e Stefania in bicicletta andavano a Pescia a fare rifornimenti alimentari al negozio Giaccai. Il ritorno in bicicletta significava farsi a piedi il tratto da fondovalle a Celle con la roba e la bicicletta in collo, dato che la strada asfaltata non c’era!.
Molto importante è stato il ruolo che Marcella ha avuto a Celle dopo 8 settembre 1943. Celle si trovava nella zona della Linea Gotica ed i tedeschi erano sui monti a sud di Celle. Marcella, unica nella zona a parlare tedesco, fu in grado di trattare con loro per mascherare le attività dei partigiani ed aiutare gli uomini di Celle a sfuggire ai rastrellamenti tedeschi. Anche dopo 50 anni la ricordavano per queste sue attività.
Finita la guerra nell’agosto del 1945 Lucio rientra dalla prigionia in Sud Affrica. Donatela e Daniela avevano come babbi due fotografie a capo del letto; quando rientrarono dalla guerra Lucio e Gioberto che tutti chiamavano per nome, loro due non li conoscevano e quindi Lucio è stato sempre chiamato con nome Lucio, invece che babbo, anche dagli altri figli.
Rientrati da Celle, dove erano sfollati, a Firenze nell’appartamento in Via Lorenzo il Magnifico, 46, inizia la vita familiare: Lucio cerca lavoro, ma il suo professore gli dice: “mi dispiace ma tutti i posti sono stati presi dai colleghi che non sono andati in guerra“. Segue un corso di specializzazione in radiologia ad Arezzo e poi avuta la segnalazione che l’Università di Beirut cercava un radiologo, e avendo imparato bene l’inglese quando era prigioniero in Sud Africa, manda la sua candidatura. Nel 1949 parte per Beirut per prendere lavoro e trovare casa.
Donatella, Barbara e Susanna all’Isola d’Elba, agosto 1949, Marco nascerà il mese successivo.
Marcella parte a fine dicembre 1949 da Venezia in nave con i 4 figli; Donatella ha 7 anni, Barbara 2, Susanna 1 e Marco 3 mesi, arrivano il 1 gennaio 1950 a Beirut.
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